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TOMOYO Linux Cross Reference
Linux/Documentation/translations/it_IT/kernel-hacking/hacking.rst

Version: ~ [ linux-6.12-rc7 ] ~ [ linux-6.11.7 ] ~ [ linux-6.10.14 ] ~ [ linux-6.9.12 ] ~ [ linux-6.8.12 ] ~ [ linux-6.7.12 ] ~ [ linux-6.6.60 ] ~ [ linux-6.5.13 ] ~ [ linux-6.4.16 ] ~ [ linux-6.3.13 ] ~ [ linux-6.2.16 ] ~ [ linux-6.1.116 ] ~ [ linux-6.0.19 ] ~ [ linux-5.19.17 ] ~ [ linux-5.18.19 ] ~ [ linux-5.17.15 ] ~ [ linux-5.16.20 ] ~ [ linux-5.15.171 ] ~ [ linux-5.14.21 ] ~ [ linux-5.13.19 ] ~ [ linux-5.12.19 ] ~ [ linux-5.11.22 ] ~ [ linux-5.10.229 ] ~ [ linux-5.9.16 ] ~ [ linux-5.8.18 ] ~ [ linux-5.7.19 ] ~ [ linux-5.6.19 ] ~ [ linux-5.5.19 ] ~ [ linux-5.4.285 ] ~ [ linux-5.3.18 ] ~ [ linux-5.2.21 ] ~ [ linux-5.1.21 ] ~ [ linux-5.0.21 ] ~ [ linux-4.20.17 ] ~ [ linux-4.19.323 ] ~ [ linux-4.18.20 ] ~ [ linux-4.17.19 ] ~ [ linux-4.16.18 ] ~ [ linux-4.15.18 ] ~ [ linux-4.14.336 ] ~ [ linux-4.13.16 ] ~ [ linux-4.12.14 ] ~ [ linux-4.11.12 ] ~ [ linux-4.10.17 ] ~ [ linux-4.9.337 ] ~ [ linux-4.4.302 ] ~ [ linux-3.10.108 ] ~ [ linux-2.6.32.71 ] ~ [ linux-2.6.0 ] ~ [ linux-2.4.37.11 ] ~ [ unix-v6-master ] ~ [ ccs-tools-1.8.12 ] ~ [ policy-sample ] ~
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  1 .. include:: ../disclaimer-ita.rst
  2 
  3 .. note:: Per leggere la documentazione originale in inglese:
  4           :ref:`Documentation/kernel-hacking/hacking.rst <kernel_hacking_hack>`
  5 
  6 :Original: :ref:`Documentation/kernel-hacking/hacking.rst <kernel_hacking_hack>`
  7 :Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it>
  8 
  9 .. _it_kernel_hacking_hack:
 10 
 11 =================================================
 12 L'inaffidabile guida all'hacking del kernel Linux
 13 =================================================
 14 
 15 :Author: Rusty Russell
 16 
 17 Introduzione
 18 ============
 19 
 20 Benvenuto, gentile lettore, alla notevole ed inaffidabile guida all'hacking
 21 del kernel Linux ad opera di Rusty. Questo documento descrive le procedure
 22 più usate ed i concetti necessari per scrivere codice per il kernel: lo scopo
 23 è di fornire ai programmatori C più esperti un manuale di base per sviluppo.
 24 Eviterò dettagli implementativi: per questo abbiamo il codice,
 25 ed ignorerò intere parti di alcune procedure.
 26 
 27 Prima di leggere questa guida, sappiate che non ho mai voluto scriverla,
 28 essendo esageratamente sotto qualificato, ma ho sempre voluto leggere
 29 qualcosa di simile, e quindi questa era l'unica via. Spero che possa
 30 crescere e diventare un compendio di buone pratiche, punti di partenza
 31 e generiche informazioni.
 32 
 33 Gli attori
 34 ==========
 35 
 36 In qualsiasi momento ognuna delle CPU di un sistema può essere:
 37 
 38 -  non associata ad alcun processo, servendo un'interruzione hardware;
 39 
 40 -  non associata ad alcun processo, servendo un softirq o tasklet;
 41 
 42 -  in esecuzione nello spazio kernel, associata ad un processo
 43    (contesto utente);
 44 
 45 -  in esecuzione di un processo nello spazio utente;
 46 
 47 Esiste un ordine fra questi casi. Gli ultimi due possono avvicendarsi (preempt)
 48 l'un l'altro, ma a parte questo esiste una gerarchia rigida: ognuno di questi
 49 può avvicendarsi solo ad uno di quelli sottostanti. Per esempio, mentre un
 50 softirq è in esecuzione su d'una CPU, nessun altro softirq può avvicendarsi
 51 nell'esecuzione, ma un'interruzione hardware può. Ciò nonostante, le altre CPU
 52 del sistema operano indipendentemente.
 53 
 54 Più avanti vedremo alcuni modi in cui dal contesto utente è possibile bloccare
 55 le interruzioni, così da impedirne davvero il diritto di prelazione.
 56 
 57 Contesto utente
 58 ---------------
 59 
 60 Ci si trova nel contesto utente quando si arriva da una chiamata di sistema
 61 od altre eccezioni: come nello spazio utente, altre procedure più importanti,
 62 o le interruzioni, possono far valere il proprio diritto di prelazione sul
 63 vostro processo. Potete sospendere l'esecuzione chiamando :c:func:`schedule()`.
 64 
 65 .. note::
 66 
 67     Si è sempre in contesto utente quando un modulo viene caricato o rimosso,
 68     e durante le operazioni nello strato dei dispositivi a blocchi
 69     (*block layer*).
 70 
 71 Nel contesto utente, il puntatore ``current`` (il quale indica il processo al
 72 momento in esecuzione) è valido, e :c:func:`in_interrupt()`
 73 (``include/linux/preempt.h``) è falsa.
 74 
 75 .. warning::
 76 
 77     Attenzione che se avete la prelazione o i softirq disabilitati (vedere
 78     di seguito), :c:func:`in_interrupt()` ritornerà un falso positivo.
 79 
 80 Interruzioni hardware (Hard IRQs)
 81 ---------------------------------
 82 
 83 Temporizzatori, schede di rete e tastiere sono esempi di vero hardware
 84 che possono produrre interruzioni in un qualsiasi momento. Il kernel esegue
 85 i gestori d'interruzione che prestano un servizio all'hardware. Il kernel
 86 garantisce che questi gestori non vengano mai interrotti: se una stessa
 87 interruzione arriva, questa verrà accodata (o scartata).
 88 Dato che durante la loro esecuzione le interruzioni vengono disabilitate,
 89 i gestori d'interruzioni devono essere veloci: spesso si limitano
 90 esclusivamente a notificare la presa in carico dell'interruzione,
 91 programmare una 'interruzione software' per l'esecuzione e quindi terminare.
 92 
 93 Potete dire d'essere in una interruzione hardware perché in_hardirq()
 94 ritorna vero.
 95 
 96 .. warning::
 97 
 98     Attenzione, questa ritornerà un falso positivo se le interruzioni
 99     sono disabilitate (vedere di seguito).
100 
101 Contesto d'interruzione software: softirq e tasklet
102 ---------------------------------------------------
103 
104 Quando una chiamata di sistema sta per tornare allo spazio utente,
105 oppure un gestore d'interruzioni termina, qualsiasi 'interruzione software'
106 marcata come pendente (solitamente da un'interruzione hardware) viene
107 eseguita (``kernel/softirq.c``).
108 
109 La maggior parte del lavoro utile alla gestione di un'interruzione avviene qui.
110 All'inizio della transizione ai sistemi multiprocessore, c'erano solo i
111 cosiddetti 'bottom half' (BH), i quali non traevano alcun vantaggio da questi
112 sistemi. Non appena abbandonammo i computer raffazzonati con fiammiferi e
113 cicche, abbandonammo anche questa limitazione e migrammo alle interruzioni
114 software 'softirqs'.
115 
116 Il file ``include/linux/interrupt.h`` elenca i differenti tipi di 'softirq'.
117 Un tipo di softirq molto importante è il timer (``include/linux/timer.h``):
118 potete programmarlo per far si che esegua funzioni dopo un determinato
119 periodo di tempo.
120 
121 Dato che i softirq possono essere eseguiti simultaneamente su più di un
122 processore, spesso diventa estenuante l'averci a che fare. Per questa ragione,
123 i tasklet (``include/linux/interrupt.h``) vengo usati più di frequente:
124 possono essere registrati dinamicamente (il che significa che potete averne
125 quanti ne volete), e garantiscono che un qualsiasi tasklet verrà eseguito
126 solo su un processore alla volta, sebbene diversi tasklet possono essere
127 eseguiti simultaneamente.
128 
129 .. warning::
130 
131     Il nome 'tasklet' è ingannevole: non hanno niente a che fare
132     con i 'processi' ('tasks').
133 
134 Potete determinate se siete in un softirq (o tasklet) utilizzando la
135 macro :c:func:`in_softirq()` (``include/linux/preempt.h``).
136 
137 .. warning::
138 
139     State attenti che questa macro ritornerà un falso positivo
140     se :ref:`bottom half lock <it_local_bh_disable>` è bloccato.
141 
142 Alcune regole basilari
143 ======================
144 
145 Nessuna protezione della memoria
146     Se corrompete la memoria, che sia in contesto utente o d'interruzione,
147     la macchina si pianterà. Siete sicuri che quello che volete fare
148     non possa essere fatto nello spazio utente?
149 
150 Nessun numero in virgola mobile o MMX
151     Il contesto della FPU non è salvato; anche se siete in contesto utente
152     lo stato dell'FPU probabilmente non corrisponde a quello del processo
153     corrente: vi incasinerete con lo stato di qualche altro processo. Se
154     volete davvero usare la virgola mobile, allora dovrete salvare e recuperare
155     lo stato dell'FPU (ed evitare cambi di contesto). Generalmente è una
156     cattiva idea; usate l'aritmetica a virgola fissa.
157 
158 Un limite rigido dello stack
159     A seconda della configurazione del kernel lo stack è fra 3K e 6K per la
160     maggior parte delle architetture a 32-bit; è di 14K per la maggior
161     parte di quelle a 64-bit; e spesso è condiviso con le interruzioni,
162     per cui non si può usare.
163     Evitare profonde ricorsioni ad enormi array locali nello stack
164     (allocateli dinamicamente).
165 
166 Il kernel Linux è portabile
167     Quindi mantenetelo tale. Il vostro codice dovrebbe essere a 64-bit ed
168     indipendente dall'ordine dei byte (endianess) di un processore. Inoltre,
169     dovreste minimizzare il codice specifico per un processore; per esempio
170     il codice assembly dovrebbe essere incapsulato in modo pulito e minimizzato
171     per facilitarne la migrazione. Generalmente questo codice dovrebbe essere
172     limitato alla parte di kernel specifica per un'architettura.
173 
174 ioctl: non scrivere nuove chiamate di sistema
175 =============================================
176 
177 Una chiamata di sistema, generalmente, è scritta così::
178 
179     asmlinkage long sys_mycall(int arg)
180     {
181             return 0;
182     }
183 
184 Primo, nella maggior parte dei casi non volete creare nuove chiamate di
185 sistema.
186 Create un dispositivo a caratteri ed implementate l'appropriata chiamata ioctl.
187 Questo meccanismo è molto più flessibile delle chiamate di sistema: esso non
188 dev'essere dichiarato in tutte le architetture nei file
189 ``include/asm/unistd.h`` e ``arch/kernel/entry.S``; inoltre, è improbabile
190 che questo venga accettato da Linus.
191 
192 Se tutto quello che il vostro codice fa è leggere o scrivere alcuni parametri,
193 considerate l'implementazione di un'interfaccia :c:func:`sysfs()`.
194 
195 All'interno di una ioctl vi trovate nel contesto utente di un processo. Quando
196 avviene un errore dovete ritornare un valore negativo di errno (consultate
197 ``include/uapi/asm-generic/errno-base.h``,
198 ``include/uapi/asm-generic/errno.h`` e ``include/linux/errno.h``), altrimenti
199 ritornate 0.
200 
201 Dopo aver dormito dovreste verificare se ci sono stati dei segnali: il modo
202 Unix/Linux di gestire un segnale è di uscire temporaneamente dalla chiamata
203 di sistema con l'errore ``-ERESTARTSYS``. La chiamata di sistema ritornerà
204 al contesto utente, eseguirà il gestore del segnale e poi la vostra chiamata
205 di sistema riprenderà (a meno che l'utente non l'abbia disabilitata). Quindi,
206 dovreste essere pronti per continuare l'esecuzione, per esempio nel mezzo
207 della manipolazione di una struttura dati.
208 
209 ::
210 
211     if (signal_pending(current))
212             return -ERESTARTSYS;
213 
214 Se dovete eseguire dei calcoli molto lunghi: pensate allo spazio utente.
215 Se **davvero** volete farlo nel kernel ricordatevi di verificare periodicamente
216 se dovete *lasciare* il processore (ricordatevi che, per ogni processore, c'è
217 un sistema multi-processo senza diritto di prelazione).
218 Esempio::
219 
220     cond_resched(); /* Will sleep */
221 
222 Una breve nota sulla progettazione delle interfacce: il motto dei sistemi
223 UNIX è "fornite meccanismi e non politiche"
224 
225 La ricetta per uno stallo
226 =========================
227 
228 Non è permesso invocare una procedura che potrebbe dormire, fanno eccezione
229 i seguenti casi:
230 
231 -  Siete in un contesto utente.
232 
233 -  Non trattenete alcun spinlock.
234 
235 -  Avete abilitato le interruzioni (in realtà, Andy Kleen dice che
236    lo schedulatore le abiliterà per voi, ma probabilmente questo non è quello
237    che volete).
238 
239 Da tener presente che alcune funzioni potrebbero dormire implicitamente:
240 le più comuni sono quelle per l'accesso allo spazio utente (\*_user) e
241 quelle per l'allocazione della memoria senza l'opzione ``GFP_ATOMIC``
242 
243 Dovreste sempre compilare il kernel con l'opzione ``CONFIG_DEBUG_ATOMIC_SLEEP``
244 attiva, questa vi avviserà se infrangete una di queste regole.
245 Se **infrangete** le regole, allora potreste bloccare il vostro scatolotto.
246 
247 Veramente.
248 
249 Alcune delle procedure più comuni
250 =================================
251 
252 :c:func:`printk()`
253 ------------------
254 
255 Definita in ``include/linux/printk.h``
256 
257 :c:func:`printk()` fornisce messaggi alla console, dmesg, e al demone syslog.
258 Essa è utile per il debugging o per la notifica di errori; può essere
259 utilizzata anche all'interno del contesto d'interruzione, ma usatela con
260 cautela: una macchina che ha la propria console inondata da messaggi diventa
261 inutilizzabile. La funzione utilizza un formato stringa quasi compatibile con
262 la printf ANSI C, e la concatenazione di una stringa C come primo argomento
263 per indicare la "priorità"::
264 
265     printk(KERN_INFO "i = %u\n", i);
266 
267 Consultate ``include/linux/kern_levels.h`` per gli altri valori ``KERN_``;
268 questi sono interpretati da syslog come livelli. Un caso speciale:
269 per stampare un indirizzo IP usate::
270 
271     __be32 ipaddress;
272     printk(KERN_INFO "my ip: %pI4\n", &ipaddress);
273 
274 
275 :c:func:`printk()` utilizza un buffer interno di 1K e non s'accorge di
276 eventuali sforamenti. Accertatevi che vi basti.
277 
278 .. note::
279 
280     Saprete di essere un vero hacker del kernel quando inizierete a digitare
281     nei vostri programmi utenti le printf come se fossero printk :)
282 
283 .. note::
284 
285     Un'altra nota a parte: la versione originale di Unix 6 aveva un commento
286     sopra alla funzione printf: "Printf non dovrebbe essere usata per il
287     chiacchiericcio". Dovreste seguire questo consiglio.
288 
289 :c:func:`copy_to_user()` / :c:func:`copy_from_user()` / :c:func:`get_user()` / :c:func:`put_user()`
290 ---------------------------------------------------------------------------------------------------
291 
292 Definite in ``include/linux/uaccess.h`` / ``asm/uaccess.h``
293 
294 **[DORMONO]**
295 
296 :c:func:`put_user()` e :c:func:`get_user()` sono usate per ricevere ed
297 impostare singoli valori (come int, char, o long) da e verso lo spazio utente.
298 Un puntatore nello spazio utente non dovrebbe mai essere dereferenziato: i dati
299 dovrebbero essere copiati usando suddette procedure. Entrambe ritornano
300 ``-EFAULT`` oppure 0.
301 
302 :c:func:`copy_to_user()` e :c:func:`copy_from_user()` sono più generiche:
303 esse copiano una quantità arbitraria di dati da e verso lo spazio utente.
304 
305 .. warning::
306 
307     Al contrario di:c:func:`put_user()` e :c:func:`get_user()`, queste
308     funzioni ritornano la quantità di dati copiati (0 è comunque un successo).
309 
310 [Sì, questa interfaccia mi imbarazza. La battaglia torna in auge anno
311 dopo anno. --RR]
312 
313 Le funzioni potrebbero dormire implicitamente. Queste non dovrebbero mai essere
314 invocate fuori dal contesto utente (non ha senso), con le interruzioni
315 disabilitate, o con uno spinlock trattenuto.
316 
317 :c:func:`kmalloc()`/:c:func:`kfree()`
318 -------------------------------------
319 
320 Definite in ``include/linux/slab.h``
321 
322 **[POTREBBERO DORMIRE: LEGGI SOTTO]**
323 
324 Queste procedure sono utilizzate per la richiesta dinamica di un puntatore ad
325 un pezzo di memoria allineato, esattamente come malloc e free nello spazio
326 utente, ma :c:func:`kmalloc()` ha un argomento aggiuntivo per indicare alcune
327 opzioni. Le opzioni più importanti sono:
328 
329 ``GFP_KERNEL``
330     Potrebbe dormire per librarare della memoria. L'opzione fornisce il modo
331     più affidabile per allocare memoria, ma il suo uso è strettamente limitato
332     allo spazio utente.
333 
334 ``GFP_ATOMIC``
335     Non dorme. Meno affidabile di ``GFP_KERNEL``, ma può essere usata in un
336     contesto d'interruzione. Dovreste avere **davvero** una buona strategia
337     per la gestione degli errori in caso di mancanza di memoria.
338 
339 ``GFP_DMA``
340     Alloca memoria per il DMA sul bus ISA nello spazio d'indirizzamento
341     inferiore ai 16MB. Se non sapete cos'è allora non vi serve.
342     Molto inaffidabile.
343 
344 Se vedete un messaggio d'avviso per una funzione dormiente che viene chiamata
345 da un contesto errato, allora probabilmente avete usato una funzione
346 d'allocazione dormiente da un contesto d'interruzione senza ``GFP_ATOMIC``.
347 Dovreste correggerlo. Sbrigatevi, non cincischiate.
348 
349 Se allocate almeno ``PAGE_SIZE``(``asm/page.h`` o ``asm/page_types.h``) byte,
350 considerate l'uso di :c:func:`__get_free_pages()` (``include/linux/gfp.h``).
351 Accetta un argomento che definisce l'ordine (0 per per la dimensione di una
352 pagine, 1 per una doppia pagina, 2 per quattro pagine, eccetra) e le stesse
353 opzioni d'allocazione viste precedentemente.
354 
355 Se state allocando un numero di byte notevolemnte superiore ad una pagina
356 potete usare :c:func:`vmalloc()`. Essa allocherà memoria virtuale all'interno
357 dello spazio kernel. Questo è un blocco di memoria fisica non contiguo, ma
358 la MMU vi darà l'impressione che lo sia (quindi, sarà contiguo solo dal punto
359 di vista dei processori, non dal punto di vista dei driver dei dispositivi
360 esterni).
361 Se per qualche strana ragione avete davvero bisogno di una grossa quantità di
362 memoria fisica contigua, avete un problema: Linux non ha un buon supporto per
363 questo caso d'uso perché, dopo un po' di tempo, la frammentazione della memoria
364 rende l'operazione difficile. Il modo migliore per allocare un simile blocco
365 all'inizio dell'avvio del sistema è attraverso la procedura
366 :c:func:`alloc_bootmem()`.
367 
368 Prima di inventare la vostra cache per gli oggetti più usati, considerate
369 l'uso di una cache slab disponibile in ``include/linux/slab.h``.
370 
371 :c:macro:`current`
372 -------------------
373 
374 Definita in ``include/asm/current.h``
375 
376 Questa variabile globale (in realtà una macro) contiene un puntatore alla
377 struttura del processo corrente, quindi è valido solo dal contesto utente.
378 Per esempio, quando un processo esegue una chiamata di sistema, questo
379 punterà alla struttura dati del processo chiamate.
380 Nel contesto d'interruzione in suo valore **non è NULL**.
381 
382 :c:func:`mdelay()`/:c:func:`udelay()`
383 -------------------------------------
384 
385 Definite in ``include/asm/delay.h`` / ``include/linux/delay.h``
386 
387 Le funzioni :c:func:`udelay()` e :c:func:`ndelay()` possono essere utilizzate
388 per brevi pause. Non usate grandi valori perché rischiate d'avere un
389 overflow - in questo contesto la funzione :c:func:`mdelay()` è utile,
390 oppure considerate :c:func:`msleep()`.
391 
392 :c:func:`cpu_to_be32()`/:c:func:`be32_to_cpu()`/:c:func:`cpu_to_le32()`/:c:func:`le32_to_cpu()`
393 -----------------------------------------------------------------------------------------------
394 
395 Definite in ``include/asm/byteorder.h``
396 
397 La famiglia di funzioni :c:func:`cpu_to_be32()` (dove "32" può essere
398 sostituito da 64 o 16, e "be" con "le") forniscono un modo generico
399 per fare conversioni sull'ordine dei byte (endianess): esse ritornano
400 il valore convertito. Tutte le varianti supportano anche il processo inverso:
401 :c:func:`be32_to_cpu()`, eccetera.
402 
403 Queste funzioni hanno principalmente due varianti: la variante per
404 puntatori, come :c:func:`cpu_to_be32p()`, che prende un puntatore
405 ad un tipo, e ritorna il valore convertito. L'altra variante per
406 la famiglia di conversioni "in-situ", come :c:func:`cpu_to_be32s()`,
407 che convertono il valore puntato da un puntatore, e ritornano void.
408 
409 :c:func:`local_irq_save()`/:c:func:`local_irq_restore()`
410 --------------------------------------------------------
411 
412 Definite in ``include/linux/irqflags.h``
413 
414 Queste funzioni abilitano e disabilitano le interruzioni hardware
415 sul processore locale. Entrambe sono rientranti; esse salvano lo stato
416 precedente nel proprio argomento ``unsigned long flags``. Se sapete
417 che le interruzioni sono abilite, potete semplicemente utilizzare
418 :c:func:`local_irq_disable()` e :c:func:`local_irq_enable()`.
419 
420 .. _it_local_bh_disable:
421 
422 :c:func:`local_bh_disable()`/:c:func:`local_bh_enable()`
423 --------------------------------------------------------
424 
425 Definite in ``include/linux/bottom_half.h``
426 
427 
428 Queste funzioni abilitano e disabilitano le interruzioni software
429 sul processore locale. Entrambe sono rientranti; se le interruzioni
430 software erano già state disabilitate in precedenza, rimarranno
431 disabilitate anche dopo aver invocato questa coppia di funzioni.
432 Lo scopo è di prevenire l'esecuzione di softirq e tasklet sul processore
433 attuale.
434 
435 :c:func:`smp_processor_id()`
436 ----------------------------
437 
438 Definita in ``include/linux/smp.h``
439 
440 :c:func:`get_cpu()` nega il diritto di prelazione (quindi non potete essere
441 spostati su un altro processore all'improvviso) e ritorna il numero
442 del processore attuale, fra 0 e ``NR_CPUS``. Da notare che non è detto
443 che la numerazione dei processori sia continua. Quando avete terminato,
444 ritornate allo stato precedente con :c:func:`put_cpu()`.
445 
446 Se sapete che non dovete essere interrotti da altri processi (per esempio,
447 se siete in un contesto d'interruzione, o il diritto di prelazione
448 è disabilitato) potete utilizzare smp_processor_id().
449 
450 
451 ``__init``/``__exit``/``__initdata``
452 ------------------------------------
453 
454 Definite in  ``include/linux/init.h``
455 
456 Dopo l'avvio, il kernel libera una sezione speciale; le funzioni marcate
457 con ``__init`` e le strutture dati marcate con ``__initdata`` vengono
458 eliminate dopo il completamento dell'avvio: in modo simile i moduli eliminano
459 questa memoria dopo l'inizializzazione. ``__exit`` viene utilizzato per
460 dichiarare che una funzione verrà utilizzata solo in fase di rimozione:
461 la detta funzione verrà eliminata quando il file che la contiene non è
462 compilato come modulo. Guardate l'header file per informazioni. Da notare che
463 non ha senso avere una funzione marcata come ``__init`` e al tempo stesso
464 esportata ai moduli utilizzando :c:func:`EXPORT_SYMBOL()` o
465 :c:func:`EXPORT_SYMBOL_GPL()` - non funzionerà.
466 
467 
468 :c:func:`__initcall()`/:c:func:`module_init()`
469 ----------------------------------------------
470 
471 Definite in  ``include/linux/init.h`` / ``include/linux/module.h``
472 
473 Molte parti del kernel funzionano bene come moduli (componenti del kernel
474 caricabili dinamicamente). L'utilizzo delle macro :c:func:`module_init()`
475 e :c:func:`module_exit()` semplifica la scrittura di codice che può funzionare
476 sia come modulo, sia come parte del kernel, senza l'ausilio di #ifdef.
477 
478 La macro :c:func:`module_init()` definisce quale funzione dev'essere
479 chiamata quando il modulo viene inserito (se il file è stato compilato come
480 tale), o in fase di avvio : se il file non è stato compilato come modulo la
481 macro :c:func:`module_init()` diventa equivalente a :c:func:`__initcall()`,
482 la quale, tramite qualche magia del linker, s'assicura che la funzione venga
483 chiamata durante l'avvio.
484 
485 La funzione può ritornare un numero d'errore negativo per scatenare un
486 fallimento del caricamento (sfortunatamente, questo non ha effetto se il
487 modulo è compilato come parte integrante del kernel). Questa funzione è chiamata
488 in contesto utente con le interruzioni abilitate, quindi potrebbe dormire.
489 
490 
491 :c:func:`module_exit()`
492 -----------------------
493 
494 
495 Definita in  ``include/linux/module.h``
496 
497 Questa macro definisce la funzione che dev'essere chiamata al momento della
498 rimozione (o mai, nel caso in cui il file sia parte integrante del kernel).
499 Essa verrà chiamata solo quando il contatore d'uso del modulo raggiunge lo
500 zero. Questa funzione può anche dormire, ma non può fallire: tutto dev'essere
501 ripulito prima che la funzione ritorni.
502 
503 Da notare che questa macro è opzionale: se non presente, il modulo non sarà
504 removibile (a meno che non usiate 'rmmod -f' ).
505 
506 
507 :c:func:`try_module_get()`/:c:func:`module_put()`
508 -------------------------------------------------
509 
510 Definite in ``include/linux/module.h``
511 
512 Queste funzioni maneggiano il contatore d'uso del modulo per proteggerlo dalla
513 rimozione (in aggiunta, un modulo non può essere rimosso se un altro modulo
514 utilizzo uno dei sui simboli esportati: vedere di seguito). Prima di eseguire
515 codice del modulo, dovreste chiamare :c:func:`try_module_get()` su quel modulo:
516 se fallisce significa che il modulo è stato rimosso e dovete agire come se
517 non fosse presente. Altrimenti, potete accedere al modulo in sicurezza, e
518 chiamare :c:func:`module_put()` quando avete finito.
519 
520 La maggior parte delle strutture registrabili hanno un campo owner
521 (proprietario), come nella struttura
522 :c:type:`struct file_operations <file_operations>`.
523 Impostate questo campo al valore della macro ``THIS_MODULE``.
524 
525 
526 Code d'attesa ``include/linux/wait.h``
527 ======================================
528 
529 **[DORMONO]**
530 
531 Una coda d'attesa è usata per aspettare che qualcuno vi attivi quando una
532 certa condizione s'avvera. Per evitare corse critiche, devono essere usate
533 con cautela. Dichiarate una :c:type:`wait_queue_head_t`, e poi i processi
534 che vogliono attendere il verificarsi di quella condizione dichiareranno
535 una :c:type:`wait_queue_entry_t` facendo riferimento a loro stessi, poi
536 metteranno questa in coda.
537 
538 Dichiarazione
539 -------------
540 
541 Potere dichiarare una ``wait_queue_head_t`` utilizzando la macro
542 :c:func:`DECLARE_WAIT_QUEUE_HEAD()` oppure utilizzando la procedura
543 :c:func:`init_waitqueue_head()` nel vostro codice d'inizializzazione.
544 
545 Accodamento
546 -----------
547 
548 Mettersi in una coda d'attesa è piuttosto complesso, perché dovete
549 mettervi in coda prima di verificare la condizione. Esiste una macro
550 a questo scopo: :c:func:`wait_event_interruptible()` (``include/linux/wait.h``).
551 Il primo argomento è la testa della coda d'attesa, e il secondo è
552 un'espressione che dev'essere valutata; la macro ritorna 0 quando questa
553 espressione è vera, altrimenti ``-ERESTARTSYS`` se è stato ricevuto un segnale.
554 La versione :c:func:`wait_event()` ignora i segnali.
555 
556 Svegliare una procedura in coda
557 -------------------------------
558 
559 Chiamate :c:func:`wake_up()` (``include/linux/wait.h``); questa attiverà tutti
560 i processi in coda. Ad eccezione se uno di questi è impostato come
561 ``TASK_EXCLUSIVE``, in questo caso i rimanenti non verranno svegliati.
562 Nello stesso header file esistono altre varianti di questa funzione.
563 
564 Operazioni atomiche
565 ===================
566 
567 Certe operazioni sono garantite come atomiche su tutte le piattaforme.
568 Il primo gruppo di operazioni utilizza :c:type:`atomic_t`
569 (``include/asm/atomic.h``); questo contiene un intero con segno (minimo 32bit),
570 e dovete utilizzare queste funzione per modificare o leggere variabili di tipo
571 :c:type:`atomic_t`. :c:func:`atomic_read()` e :c:func:`atomic_set()` leggono ed
572 impostano il contatore, :c:func:`atomic_add()`, :c:func:`atomic_sub()`,
573 :c:func:`atomic_inc()`, :c:func:`atomic_dec()`, e
574 :c:func:`atomic_dec_and_test()` (ritorna vero se raggiunge zero dopo essere
575 stata decrementata).
576 
577 Sì. Ritorna vero (ovvero != 0) se la variabile atomica è zero.
578 
579 Da notare che queste funzioni sono più lente rispetto alla normale aritmetica,
580 e quindi non dovrebbero essere usate a sproposito.
581 
582 Il secondo gruppo di operazioni atomiche sono definite in
583 ``include/linux/bitops.h`` ed agiscono sui bit d'una variabile di tipo
584 ``unsigned long``. Queste operazioni prendono come argomento un puntatore
585 alla variabile, e un numero di bit dove 0 è quello meno significativo.
586 :c:func:`set_bit()`, :c:func:`clear_bit()` e :c:func:`change_bit()`
587 impostano, cancellano, ed invertono il bit indicato.
588 :c:func:`test_and_set_bit()`, :c:func:`test_and_clear_bit()` e
589 :c:func:`test_and_change_bit()` fanno la stessa cosa, ad eccezione che
590 ritornano vero se il bit era impostato; queste sono particolarmente
591 utili quando si vuole impostare atomicamente dei flag.
592 
593 Con queste operazioni è possibile utilizzare indici di bit che eccedono
594 il valore ``BITS_PER_LONG``. Il comportamento è strano sulle piattaforme
595 big-endian quindi è meglio evitarlo.
596 
597 Simboli
598 =======
599 
600 All'interno del kernel, si seguono le normali regole del linker (ovvero,
601 a meno che un simbolo non venga dichiarato con visibilita limitata ad un
602 file con la parola chiave ``static``, esso può essere utilizzato in qualsiasi
603 parte del kernel). Nonostante ciò, per i moduli, esiste una tabella dei
604 simboli esportati che limita i punti di accesso al kernel. Anche i moduli
605 possono esportare simboli.
606 
607 :c:func:`EXPORT_SYMBOL()`
608 -------------------------
609 
610 Definita in ``include/linux/export.h``
611 
612 Questo è il classico metodo per esportare un simbolo: i moduli caricati
613 dinamicamente potranno utilizzare normalmente il simbolo.
614 
615 :c:func:`EXPORT_SYMBOL_GPL()`
616 -----------------------------
617 
618 Definita in ``include/linux/export.h``
619 
620 Essa è simile a :c:func:`EXPORT_SYMBOL()` ad eccezione del fatto che i
621 simboli esportati con :c:func:`EXPORT_SYMBOL_GPL()` possono essere
622 utilizzati solo dai moduli che hanno dichiarato una licenza compatibile
623 con la GPL attraverso :c:func:`MODULE_LICENSE()`. Questo implica che la
624 funzione esportata è considerata interna, e non una vera e propria interfaccia.
625 Alcuni manutentori e sviluppatori potrebbero comunque richiedere
626 :c:func:`EXPORT_SYMBOL_GPL()` quando si aggiungono nuove funzionalità o
627 interfacce.
628 
629 :c:func:`EXPORT_SYMBOL_NS()`
630 ----------------------------
631 
632 Definita in ``include/linux/export.h``
633 
634 Questa è una variate di `EXPORT_SYMBOL()` che permette di specificare uno
635 spazio dei nomi. Lo spazio dei nomi è documentato in
636 Documentation/translations/it_IT/core-api/symbol-namespaces.rst.
637 
638 :c:func:`EXPORT_SYMBOL_NS_GPL()`
639 --------------------------------
640 
641 Definita in ``include/linux/export.h``
642 
643 Questa è una variate di `EXPORT_SYMBOL_GPL()` che permette di specificare uno
644 spazio dei nomi. Lo spazio dei nomi è documentato in
645 Documentation/translations/it_IT/core-api/symbol-namespaces.rst.
646 
647 Procedure e convenzioni
648 =======================
649 
650 Liste doppiamente concatenate ``include/linux/list.h``
651 ------------------------------------------------------
652 
653 Un tempo negli header del kernel c'erano tre gruppi di funzioni per
654 le liste concatenate, ma questa è stata la vincente. Se non avete particolari
655 necessità per una semplice lista concatenata, allora questa è una buona scelta.
656 
657 In particolare, :c:func:`list_for_each_entry()` è utile.
658 
659 Convenzione dei valori di ritorno
660 ---------------------------------
661 
662 Per codice chiamato in contesto utente, è molto comune sfidare le convenzioni
663 C e ritornare 0 in caso di successo, ed un codice di errore negativo
664 (eg. ``-EFAULT``) nei casi fallimentari. Questo potrebbe essere controintuitivo
665 a prima vista, ma è abbastanza diffuso nel kernel.
666 
667 Utilizzate :c:func:`ERR_PTR()` (``include/linux/err.h``) per codificare
668 un numero d'errore negativo in un puntatore, e :c:func:`IS_ERR()` e
669 :c:func:`PTR_ERR()` per recuperarlo di nuovo: così si evita d'avere un
670 puntatore dedicato per il numero d'errore. Da brividi, ma in senso positivo.
671 
672 Rompere la compilazione
673 -----------------------
674 
675 Linus e gli altri sviluppatori a volte cambiano i nomi delle funzioni e
676 delle strutture nei kernel in sviluppo; questo non è solo per tenere
677 tutti sulle spine: questo riflette cambiamenti fondamentati (eg. la funzione
678 non può più essere chiamata con le funzioni attive, o fa controlli aggiuntivi,
679 o non fa più controlli che venivano fatti in precedenza). Solitamente a questo
680 s'accompagna un'adeguata e completa nota sulla lista di discussone
681 più adatta; cercate negli archivi. Solitamente eseguire una semplice
682 sostituzione su tutto un file rendere le cose **peggiori**.
683 
684 Inizializzazione dei campi d'una struttura
685 ------------------------------------------
686 
687 Il metodo preferito per l'inizializzazione delle strutture è quello
688 di utilizzare gli inizializzatori designati, come definiti nello
689 standard ISO C99, eg::
690 
691     static struct block_device_operations opt_fops = {
692             .open               = opt_open,
693             .release            = opt_release,
694             .ioctl              = opt_ioctl,
695             .check_media_change = opt_media_change,
696     };
697 
698 Questo rende più facile la ricerca con grep, e rende più chiaro quale campo
699 viene impostato. Dovreste fare così perché si mostra meglio.
700 
701 Estensioni GNU
702 --------------
703 
704 Le estensioni GNU sono esplicitamente permesse nel kernel Linux. Da notare
705 che alcune delle più complesse non sono ben supportate, per via dello scarso
706 sviluppo, ma le seguenti sono da considerarsi la norma (per maggiori dettagli,
707 leggete la sezione "C Extensions" nella pagina info di GCC - Sì, davvero
708 la pagina info, la pagina man è solo un breve riassunto delle cose nella
709 pagina info).
710 
711 -  Funzioni inline
712 
713 -  Istruzioni in espressioni (ie. il costrutto ({ and }) ).
714 
715 -  Dichiarate attributi di una funzione / variabile / tipo
716    (__attribute__)
717 
718 -  typeof
719 
720 -  Array con lunghezza zero
721 
722 -  Macro varargs
723 
724 -  Aritmentica sui puntatori void
725 
726 -  Inizializzatori non costanti
727 
728 -  Istruzioni assembler (non al di fuori di 'arch/' e 'include/asm/')
729 
730 -  Nomi delle funzioni come stringhe (__func__).
731 
732 -  __builtin_constant_p()
733 
734 Siate sospettosi quando utilizzate long long nel kernel, il codice generato
735 da gcc è orribile ed anche peggio: le divisioni e le moltiplicazioni non
736 funzionano sulle piattaforme i386 perché le rispettive funzioni di runtime
737 di GCC non sono incluse nell'ambiente del kernel.
738 
739 C++
740 ---
741 
742 Solitamente utilizzare il C++ nel kernel è una cattiva idea perché
743 il kernel non fornisce il necessario ambiente di runtime e gli header file
744 non sono stati verificati. Rimane comunque possibile, ma non consigliato.
745 Se davvero volete usarlo, almeno evitate le eccezioni.
746 
747 NUMif
748 -----
749 
750 Viene generalmente considerato più pulito l'uso delle macro negli header file
751 (o all'inizio dei file .c) per astrarre funzioni piuttosto che utlizzare
752 l'istruzione di pre-processore \`#if' all'interno del codice sorgente.
753 
754 Mettere le vostre cose nel kernel
755 =================================
756 
757 Al fine d'avere le vostre cose in ordine per l'inclusione ufficiale, o
758 anche per avere patch pulite, c'è del lavoro amministrativo da fare:
759 
760 -  Trovare chi è responsabile del codice che state modificando. Guardare in cima
761    ai file sorgenti, all'interno del file ``MAINTAINERS``, ed alla fine
762    di tutti nel file ``CREDITS``. Dovreste coordinarvi con queste persone
763    per evitare di duplicare gli sforzi, o provare qualcosa che è già stato
764    rigettato.
765 
766    Assicuratevi di mettere il vostro nome ed indirizzo email in cima a
767    tutti i file che create o che maneggiate significativamente. Questo è
768    il primo posto dove le persone guarderanno quando troveranno un baco,
769    o quando **loro** vorranno fare una modifica.
770 
771 -  Solitamente vorrete un'opzione di configurazione per la vostra modifica
772    al kernel. Modificate ``Kconfig`` nella cartella giusta. Il linguaggio
773    Config è facile con copia ed incolla, e c'è una completa documentazione
774    nel file ``Documentation/kbuild/kconfig-language.rst``.
775 
776    Nella descrizione della vostra opzione, assicuratevi di parlare sia agli
777    utenti esperti sia agli utente che non sanno nulla del vostro lavoro.
778    Menzionate qui le incompatibilità ed i problemi. Chiaramente la
779    descrizione deve terminare con “if in doubt, say N” (se siete in dubbio,
780    dite N) (oppure, occasionalmente, \`Y'); questo è per le persone che non
781    hanno idea di che cosa voi stiate parlando.
782 
783 -  Modificate il file ``Makefile``: le variabili CONFIG sono esportate qui,
784    quindi potete solitamente aggiungere una riga come la seguete
785    "obj-$(CONFIG_xxx) += xxx.o". La sintassi è documentata nel file
786    ``Documentation/kbuild/makefiles.rst``.
787 
788 -  Aggiungete voi stessi in ``CREDITS`` se credete di aver fatto qualcosa di
789    notevole, solitamente qualcosa che supera il singolo file (comunque il vostro
790    nome dovrebbe essere all'inizio dei file sorgenti). ``MAINTAINERS`` significa
791    che volete essere consultati quando vengono fatte delle modifiche ad un
792    sottosistema, e quando ci sono dei bachi; questo implica molto di più di un
793    semplice impegno su una parte del codice.
794 
795 -  Infine, non dimenticatevi di leggere
796    ``Documentation/process/submitting-patches.rst``.
797 
798 Trucchetti del kernel
799 =====================
800 
801 Dopo una rapida occhiata al codice, questi sono i preferiti. Sentitevi liberi
802 di aggiungerne altri.
803 
804 ``arch/x86/include/asm/delay.h``::
805 
806     #define ndelay(n) (__builtin_constant_p(n) ? \
807             ((n) > 20000 ? __bad_ndelay() : __const_udelay((n) * 5ul)) : \
808             __ndelay(n))
809 
810 
811 ``include/linux/fs.h``::
812 
813     /*
814      * Kernel pointers have redundant information, so we can use a
815      * scheme where we can return either an error code or a dentry
816      * pointer with the same return value.
817      *
818      * This should be a per-architecture thing, to allow different
819      * error and pointer decisions.
820      */
821      #define ERR_PTR(err)    ((void *)((long)(err)))
822      #define PTR_ERR(ptr)    ((long)(ptr))
823      #define IS_ERR(ptr)     ((unsigned long)(ptr) > (unsigned long)(-1000))
824 
825 ``arch/x86/include/asm/uaccess_32.h:``::
826 
827     #define copy_to_user(to,from,n)                         \
828             (__builtin_constant_p(n) ?                      \
829              __constant_copy_to_user((to),(from),(n)) :     \
830              __generic_copy_to_user((to),(from),(n)))
831 
832 
833 ``arch/sparc/kernel/head.S:``::
834 
835     /*
836      * Sun people can't spell worth damn. "compatability" indeed.
837      * At least we *know* we can't spell, and use a spell-checker.
838      */
839 
840     /* Uh, actually Linus it is I who cannot spell. Too much murky
841      * Sparc assembly will do this to ya.
842      */
843     C_LABEL(cputypvar):
844             .asciz "compatibility"
845 
846     /* Tested on SS-5, SS-10. Probably someone at Sun applied a spell-checker. */
847             .align 4
848     C_LABEL(cputypvar_sun4m):
849             .asciz "compatible"
850 
851 
852 ``arch/sparc/lib/checksum.S:``::
853 
854             /* Sun, you just can't beat me, you just can't.  Stop trying,
855              * give up.  I'm serious, I am going to kick the living shit
856              * out of you, game over, lights out.
857              */
858 
859 
860 Ringraziamenti
861 ==============
862 
863 Ringrazio Andi Kleen per le sue idee, le risposte alle mie domande,
864 le correzioni dei miei errori, l'aggiunta di contenuti, eccetera.
865 Philipp Rumpf per l'ortografia e per aver reso più chiaro il testo, e
866 per alcuni eccellenti punti tutt'altro che ovvi. Werner Almesberger
867 per avermi fornito un ottimo riassunto di :c:func:`disable_irq()`,
868 e Jes Sorensen e Andrea Arcangeli per le precisazioni. Michael Elizabeth
869 Chastain per aver verificato ed aggiunto la sezione configurazione.
870 Telsa Gwynne per avermi insegnato DocBook.

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